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Complete guide to the test license plate
07 maggio 2025

Guida completa alla targa prova: cos’è, come funziona e chi la può usare

  1. Perché viene utilizzata?
  2. Differenze con la targa ordinaria
  3. Chi può ottenere la targa prova?
  4. Validità territoriale: dove può essere utilizzata
  5. Procedura per richiedere la targa prova
  6. Presenza a bordo: titolare e delegati autorizzati
  7. Assicurazione e responsabilità con targa prova
  8. Sanzioni per uso improprio della targa prova
  9. Novità introdotte nel 2025

La targa prova è una targa temporanea che consente l'utilizzo di un veicolo in particolari situazioni. Si tratta di un strumento essenziale per i professionisti del settore automobilistico, come concessionari e meccanici, che necessitano di spostare, testare o trasferire veicoli per scopi legati alla loro attività. In questa guida, analizzeremo tutti i principali aspetti della targa prova: dai requisiti necessari per ottenerla alle procedure di richiesta, dalle modalità di utilizzo corretto fino alle sanzioni previste per un uso improprio.

Perché viene utilizzata?

Nel contesto normativo italiano, la targa prova rappresenta un'autorizzazione speciale che permette la circolazione temporanea di veicoli per specifiche esigenze tecniche e commerciali. Dal punto di vista fisico, presenta caratteristiche ben riconoscibili:

  • Ha un fondo bianco che la distingue dalle targhe ordinarie

  • È strutturata con due caratteri alfanumerici, seguiti dalla lettera "P" e altri cinque caratteri alfanumerici

  • Viene posizionata nella parte posteriore del veicolo

La targa prova viene utilizzata principalmente in questi casi:

  • Test drive: i concessionari o le officine la usano per far provare un veicolo ai clienti senza che sia immatricolato.

  • Verifica di riparazioni: i meccanici o le officine la usano per verificare la corretta esecuzione di riparazioni, effettuando delle prove su strada o collaudi.

  • Test su nuovi veicoli: i produttori la impiegano per testare nuovi veicoli non ancora immatricolati.

  • Spostamento di veicoli: utilizzata per spostare veicoli da un luogo all’altro, ad esempio da un concessionario a un cliente o da un’officina per la manutenzione.

  • Eventi promozionali e fiere: se un veicolo viene allestito per un evento o una presentazione, la targa prova permette di circolare temporaneamente.

È importante sottolineare che l'uso della targa prova fuori dai contesti sopra descritti è illegale e può portare a sanzioni.

Differenze con la targa ordinaria

La targa prova si distingue dalla targa ordinaria per diversi aspetti fondamentali. Innanzitutto, mentre la targa ordinaria è permanentemente assegnata a un veicolo specifico, l'autorizzazione alla circolazione di prova non è vincolata a un singolo mezzo. Ciò consente il trasferimento della targa prova da un veicolo all'altro, rendendo questo strumento estremamente flessibile per professionisti del settore. Inoltre, un'altra differenza sostanziale riguarda la validità temporale: l'autorizzazione alla circolazione di prova ha validità annuale e non è rinnovabile decorsi sei mesi dalla sua scadenza. In tal caso, si deve richiedere una nuova autorizzazione.

Chi può ottenere la targa prova?

L'elenco dei soggetti autorizzati a richiedere la targa prova è tassativo e non ammette deroghe. I privati non possono ottenere una targa prova per scopi personali. Le categorie autorizzate comprendono:

  • Le fabbriche costruttrici di veicoli a motore e di rimorchi

  • I rappresentanti delle fabbriche, concessionari, commissionari e agenti di vendita

  • I commercianti autorizzati di veicoli, indipendentemente dalla modalità di vendita (incluso online)

  • Le aziende che esercitano attività di trasferimento su strada di veicoli non ancora immatricolati da o verso aree di stoccaggio (per tragitti non superiori a 100 km)

  • Gli istituti universitari e gli enti pubblici e privati di ricerca che conducono sperimentazioni su veicoli

  • Le fabbriche costruttrici di carrozzerie e di pneumatici

  • Gli esercenti di officine di autoriparazione e di trasformazione, anche per proprio conto.

È importante sottolineare che l'unico ente autorizzato al rilascio della targa prova è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso gli uffici della Motorizzazione Civile.

Validità territoriale: dove può essere utilizzata

La targa prova ha una validità territoriale limitata. Secondo la normativa vigente, l'autorizzazione può essere utilizzata esclusivamente nell'ambito del territorio italiano, salvo accordi di reciprocità con altri Stati. In particolare, i veicoli muniti di questa autorizzazione possono circolare in Italia, San Marino, Germania, Austria e Svizzera. Non ha invece validità in tutti gli altri paesi europei ed extra-europei.

Procedura per richiedere la targa prova

Ottenere una targa prova richiede una procedura specifica gestita dalla Motorizzazione Civile. Il processo, aggiornato secondo le disposizioni del 2025, prevede passaggi ben definiti e una documentazione precisa che deve essere presentata agli uffici competenti:

  • Domanda su modello TT2119

  • Certificato della Camera di Commercio o autocertificazione attestante l'attività svolta

  • Documento d'identità valido e relativa fotocopia

  • Codice fiscale e Partita IVA

  • Nel caso di società, certificato camerale o dichiarazione sostitutiva di certificazione

  • Per i cittadini extracomunitari: permesso di soggiorno o carta di soggiorno in corso di validità e due fotocopie

Alla documentazione devono essere allegate le seguenti attestazioni di pagamento:

  • Diritti di Motorizzazione: 10,20€

  • Imposta di bollo: 32,00€

  • Registrazione autorizzazione: 18,37€

Il costo totale ammonta quindi a 60,57€. In caso di rinnovo dell'autorizzazione, sono previsti gli stessi importi.

Le tempistiche per il rilascio variano in base all'Ufficio della Motorizzazione. In generale, la targa provvisoria viene rilasciata entro cinque giorni dalla presentazione della domanda completa. Ricordiamo che l'autorizzazione ha validità annuale e non è rinnovabile decorsi sei mesi dalla sua scadenza; in tal caso, sarà necessario richiedere una nuova autorizzazione.

Va anche considerato che la targa prova è soggetta al pagamento del bollo auto. L'importo varia in base alla regione e alla classe del veicolo. Per maggiori informazioni consulta la nostra pagina relativa al pagamento del bollo.

Presenza a bordo: titolare e delegati autorizzati

Durante la circolazione con targa prova, a bordo del veicolo deve essere presente il titolare dell'autorizzazione oppure una persona debitamente autorizzata. Nel dettaglio:

  • Il titolare dell'autorizzazione

  • Un dipendente dell'impresa munito di apposita delega

  • Un collaboratore che partecipa stabilmente all'attività d'impresa, con contratto di agenzia di durata non inferiore a dodici mesi, anch'esso munito di delega

  • Un dipendente, con delega, di una società controllata o collegata, che abbia un rapporto di collaborazione funzionale con l'impresa titolare

La delega deve essere rilasciata dal rappresentante legale dell'impresa titolare dell'autorizzazione e deve essere sempre presente a bordo del veicolo durante la circolazione.

Inoltre, sul veicolo possono prendere posto anche eventuali dipendenti impegnati in operazioni di prova, nel caso l'autorizzazione sia stata richiesta per scopi tecnici. Se invece l'autorizzazione riguarda la messa in strada di un'auto nuova, sono ammessi a bordo anche potenziali acquirenti.

Un aspetto importante da considerare è che ciascuna autorizzazione è valida per un solo veicolo per volta e deve essere custodita a bordo dello stesso. Sebbene sia possibile trasferire la targa prova da un veicolo all'altro, è necessario che l'autorizzazione accompagni sempre il veicolo in circolazione.

Assicurazione e responsabilità con targa prova

La questione assicurativa rappresenta un aspetto fondamentale per chi utilizza la targa prova. Infatti, la normativa vigente stabilisce precisi obblighi e responsabilità che è necessario conoscere per evitare problemi legali e garantire una corretta copertura dei rischi.

L'art. 122 del Codice delle Assicurazioni prevede espressamente che anche i veicoli circolanti con targa prova sono soggetti all'obbligo di assicurazione, senza alcuna eccezione. A differenza delle polizze tradizionali, però, l'assicurazione della targa prova presenta caratteristiche peculiari:

  • Deve essere stipulata dal titolare dell'autorizzazione alla circolazione di prova e non dal proprietario del veicolo

  • Copre i danni causati da qualsiasi veicolo su cui viene apposta temporaneamente la targa prova

Un aspetto importante riguarda la distinzione tra veicoli già immatricolati e non immatricolati. Se l'auto interessata non è ancora immatricolata, sarà necessario stipulare la RC Auto sulla targa di prova. Viceversa, per veicoli già immatricolati ma circolanti con targa prova, in caso di sinistro risponderà l'assicurazione RC del veicolo e non quella della targa prova.

Sanzioni per uso improprio della targa prova

Il Codice della Strada stabilisce sanzioni severe per l’uso improprio della targa prova. Le principali violazioni includono:

  • Multe da 87 € a 345 € per uso non autorizzato della targa prova. Questa stessa multa si applica anche quando il veicolo circola senza la presenza fisica del titolare dell'autorizzazione o di un suo dipendente munito di delega.

  • Nel caso in cui le violazioni superino il numero di tre, la situazione diventa più grave: la sanzione amministrativa aumenta, oscillando tra €173 e €694. In questo caso, inoltre, scatta la sanzione amministrativa accessoria della confisca del veicolo.

Inoltre, in caso di incidente, l’assicurazione potrebbe non coprire i danni se il veicolo non è utilizzato per scopi legittimi.

Novità introdotte nel 2025

Un aspetto particolarmente importante riguarda la normativa aggiornata al 2025. In seguito all'entrata in vigore del DPR 229 del 21 dicembre 2023, sono state introdotte significative modifiche al procedimento di autorizzazione. Infatti, attualmente tutte le autorizzazioni alla circolazione di prova, sia quelle ancora valide sia quelle divenute inefficaci per scadenza, possono continuare a essere utilizzate fino al 30 giugno 2025.

A differenza di quanto avveniva in passato, dal 2021 la targa prova può essere utilizzata non solo per veicoli nuovi non immatricolati, ma anche per veicoli usati già immatricolati, inclusi quelli nazionalizzati in Italia provenienti da Paesi UE o extra-UE, anche in regime di minivoltura.

Una delle novità più significative introdotte riguarda il contingentamento delle autorizzazioni rilasciabili. Infatti, il numero massimo di autorizzazioni che possono essere rilasciate a ciascun soggetto è ora commisurato al numero di dipendenti e collaboratori dell'azienda.

Il rapporto è stato fissato in 1 autorizzazione ogni 5 addetti. Il totale complessivo non può comunque superare le 100 autorizzazioni per ciascun soggetto. In caso di numero di dipendenti e collaboratori inferiore a 5, è comunque rilasciata una sola autorizzazione.

Conclusioni

La targa prova è uno strumento prezioso per i professionisti del settore automobilistico. Tuttavia, deve essere usata correttamente e solo per scopi legittimi. Il rispetto delle normative è fondamentale per evitare sanzioni e rischi legali. Se desideri approfondire ulteriormente, consulta anche altre guide sul passaggio di proprietà, sulle assicurazioni e sul bollo auto dei veicoli.

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